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La GAM di Torino si trasforma e riapre: nuovi spazi ed esposizioni internazionali

Da Gianluca Rini

Ottobre 18, 2024

La GAM di Torino si trasforma e riapre: nuovi spazi ed esposizioni internazionali

La GAM di Torino si prepara a un nuovo capitolo di cambiamenti significativi, con un ambizioso progetto di trasformazione che mira a rinnovare il museo e creare spazi più aperti e accessibili. A partire dal 15 ottobre 2024, la Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea aprirà le porte al completamento del Lotto Zero, un passo fondamentale per il rilancio della struttura e delle sue collezioni storiche.

La riapertura del secondo piano: il Deposito Vivente

Uno degli eventi più attesi di questa nuova stagione è la riapertura del secondo piano della GAM, rimasto chiuso per sei anni. Questo spazio è stato trasformato nel Deposito Vivente, offrendo ai visitatori una prospettiva diversa sull’arte. Le opere sono collocate in un ambiente che evoca un vero e proprio deposito, creando un’esperienza immersiva tra scaffali e griglie, in cui le opere dialogano tra loro. Si tratta di un’opportunità unica per ammirare pezzi del vasto patrimonio della GAM, che vanta oltre 40.000 opere, con una rotazione periodica che garantirà la scoperta di capolavori spesso nascosti al pubblico.

Il nuovo allestimento si collega alle esposizioni autunnali dedicate a tre grandi artiste internazionali: Mary Heilmann, Berthe Morisot e Maria Morganti. Attraverso un percorso che si snoda tra quindici sale, i visitatori possono esplorare temi come la luce, il colore e il tempo, con ogni sala che rappresenta un vero e proprio capitolo autonomo. Questo approccio permette alle opere, provenienti da diverse epoche, di dialogare tra loro e di arricchire l’esperienza di visita.

Berthe Morisot e il ruolo di Stefano Arienti

La mostra dedicata a Berthe Morisot, una delle figure di spicco dell’Impressionismo, è senza dubbio uno dei punti forti della riapertura. Le sue opere, che catturano la delicatezza della luce e l’intimità della vita quotidiana, mostrano il talento di un’artista che ha saputo sfidare le convenzioni della sua epoca, trasformando ogni quadro in un atto di poesia visiva. Questa esposizione è un’occasione imperdibile per immergersi nella magia del mondo impressionista e per riscoprire l’arte di una delle poche donne dell’epoca che ha lasciato un segno indelebile nella storia dell’arte.

Un’altra interessante novità di questa stagione è l’intervento dell’artista Stefano Arienti. Con le sue installazioni, Arienti si inserisce tra le collezioni della GAM e la mostra di Morisot. I suoi interventi, spesso ironici e sorprendenti, comprendono elementi decorativi che richiamano il periodo degli impressionisti, creando un gioco di riferimenti interessante.

La visione della GAM per il futuro

Il progetto La nuova GAM 4.0 rappresenta un piano ambizioso di rigenerazione del museo, non solo da un punto di vista architettonico, ma anche tecnologico e ambientale. Grazie al sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo e di altri partner istituzionali, l’obiettivo è di restituire alla GAM il ruolo di centro culturale di riferimento a livello nazionale e internazionale. Innovazione, sostenibilità e legame con la tradizione sono i pilastri di questo rinnovamento.

La riqualificazione degli spazi del Dipartimento Educazione è un altro elemento centrale di questo progetto. L’intervento ha valorizzato la struttura originaria del museo, migliorando l’accesso e ridando luminosità agli ambienti. Gli arredi storici sono stati restaurati e nuove soluzioni multimediali sono state integrate per comunicare in modo più efficace le attività della GAM.

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Gianluca Rini

Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.

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