venerdì, Maggio 17, 2024
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A Torino nord il panificio che regala il pane ai meno abbienti

Il pane in vendita e in regaloNella zona nord di Torino c’è un panificio che regala giornalmente il pane a chi ne ha bisogno. L’iniziativa è stata diffusa dai titolari del negozio sul gruppo del celeberrimo social network Facebook “Te lo regalo se vieni a prenderlo”, dopo aver invano contattato varie associazioni ed enti di beneficienza, sempre latitanti al telefono. L’esercente ci racconta: “Un sabato abbiamo avanzato qualcosa come 25 kg di pane, così ci è venuto in mente di contattare la Caritas per cederli gratuitamente. Non ci hanno mai risposto.” Da qui l’idea di sfruttare un efficace canale 2.0 per raggiungere tutte quelle famiglie in difficoltà economiche schiacciate dalla pesante crisi nella quale versa ormai da anni il nostro Paese.

panificioL’iniziativa, ovviamente, non è passata affatto inosservata e in tantissimi – tra cui giovani disoccupati, padri e madri di famiglia, pensionati poco abbienti e disagiati – hanno fatto richiesta per poter aderire. La modalità attraverso cui usufruire di queste piccole ma generose donazioni alimentari è semplice: basta chiamare il numero di telefono dell’esercizio, 011/2295176, per le ore 19.30 e prenotarsi al ritiro, che deve avvenire nell’ultimo quarto d’ora di attività, cioè dalle 19,45 alle 20,00. Tutto l’invenduto della giornata viene regalato e capita che non ci sia soltanto pane ma perfino pizza, focacce, brioches, torte e biscotti. Una delle titolari tiene però a precisare: “Non sempre possiamo garantire una giacenza a fine giornata, ecco perchè occorre telefonare e chiedere” – e aggiunge – “Mi appello inoltre al buon senso delle persone: chi può permettersi di comprare pane eviti di approfittare della gratuità dell’iniziativa, faccia girare l’economia e dia assoluta precedenza ai bisognosi!“. Ci chiede di non scrivere nomi né mostrarla in foto perché è sua espressa intenzione non farsi pubblicità…non è quello lo scopo.

prodotti del panificioQuesto bel panificio a conduzione familiare, aperto dal 1993, va purtroppo a intasare le fila di tutti quegli esercizi commerciali che rischiano seriamente l’involuzione o, peggio, la chiusura a causa della tremenda pressione fiscale a cui sono soggette le partite I.V.A in questo periodo di regressione economica. La nostra commerciante afferma un po’ sconsolata: “Ho mandato lettere sia a Berlusconi sia a Renzi per manifestare non solo il mio dissenso ma anche quello di tutti i miei colleghi e rappresentare quindi la categoria. Pensate mi abbiano risposto? Certamente no…se non ti abbandoni al gesto eclatante non fai notizia e nessuno ti tiene da conto!

Nonostante le grevi vicissitudini lavorative quotidiane, qualcuno riesce anche a regalare il pane e pensare a chi sta peggio, una testimonianza del grande cuore che un vero italiano può dimostrare pensando quasi più agli altri che a se stesso. Il mestiere del giornalista è un gran bel mestiere, perchè insieme a tante tristi realtà si conoscono anche persone di un inestimabile valore morale e infinita integrità. La signora (di nome e di fatto) che ha rilasciato le dichiarazioni sopra citate ne è un fulgido esempio.

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