La Venaria Reale di Torino è una residenza sabauda che fa parte del Patrimonio dell’Unesco dal 1997. La Reggia di Venaria è stata progettata dall’architetto Amedeo di Castellamonte, sotto commissione del duca Carlo Emanuele II. L’intenzione del duca era quella di farla diventare la base fondamentale per svolgere delle battute di caccia nelle colline intorno a Torino. Infatti il nome stesso Venaria si rifà proprio alla caccia.
Poi a questa residenza si unirono diverse case e palazzi di persone che andarono ad abitare intorno alla reggia. Adesso infatti Venaria Reale è anche un Comune che fa parte della Città Metropolitana di Torino. Il territorio intorno alla Reggia di Venaria è ricco di boschetti e abbonda di selvaggina. Si estende per circa 100 chilometri fino alle Alpi.
Questo monumento è spesso meta di molti visitatori, risultando il sito museale statale italiano più visitato nel 2018. Nel 2019 il giardino della reggia è stato definito come il parco pubblico più bello d’Italia.
Un po’ di storia sulla Venaria Reale di Torino
Vediamo alcune informazioni storiche che riguardano Torino e la Venaria Reale, definendone le tappe più importanti della sua realizzazione. Come abbiamo già detto, la Reggia di Venaria nacque per l’intenzione di Carlo Emanuele II di Savoia. Carlo Emanuele II voleva realizzare un luogo legato anche al nome suo e a quello della moglie, Maria Giovanna Battista di Savoia – Nemours.
Per questo comprò due piccoli villaggi, che poi insieme vennero ribattezzati La Venaria, proprio perché erano delle località destinate ai divertimenti venatori. La realizzazione della reggia si protrasse fino al 1675, interessando i lavori soprattutto nella Reggia di Diana, che può essere considerata la parte principale della struttura.
Vittorio Amedeo II continuò i lavori, volendo realizzare un esempio che imitasse in tutto e per tutto la Reggia di Versailles. I lavori di costruzione però subirono dei danni durante l’assedio del 1706 ad opera dei francesi.
Durante la dominazione napoleonica, la reggia ha avuto delle trasformazioni e l’intero complesso venne trasformato in caserma, diventando il centro nevralgico della cavalleria sabauda e ospitando una scuola di equitazione militare.
Il restauro della reggia
A partire dal 1978 la reggia è stata ceduta alla Soprintendenza, che ha approntato una serie di lavori di restauro. Il sito infatti aveva subito dei danni ed era in uno stato di degrado. Nel 1998 furono stanziati dei fondi nazionali ed europei e poterono essere iniziati i lavori di recupero. L’apertura di questo importante sito storico si è tenuta il 13 ottobre del 2007.
Come arrivare
Come arrivare alla Venaria Reale a Torino? Chi viene in macchina deve prendere la tangenziale Torino Nord e uscire poi a Venaria. Sono disponibili due parcheggi, quello di Castellamonte e quello di Carlo Emanuele II.
Chi viene in treno deve prendere la linea Torino Dora – Ceres, scendendo alla fermata Venaria in viale Roma. Si può giungere alla Venaria anche con i mezzi pubblici, prendendo, per quanto riguarda i bus, la linea Venaria Express, che consiste in una navetta che collega il centro di Torino e la stazione di Porta Susa proprio con la reggia. Si possono prendere anche alcuni autobus, come le linee 72, 11 e VE1.
La descrizione del complesso
La Reggia di Venaria è un complesso imponente, entrando dall’entrata principale si ha la possibilità di entrare nella corte d’onore. Qui al centro sorgeva una fontana chiamata “del cervo”. Molto bella anche la facciata, con mattoni a vista che delimitano la parte seicentesca da quella settecentesca.
Nella parte sinistra del complesso troviamo l’intervento dell’altro architetto, che, accanto ad Amedeo di Castellamonte, ha lavorato alla reggia. Si tratta dei lavori realizzati per conto di Michelangelo Garove, che ha realizzato due torrioni ricoperti di mattonelle pentagonali in ceramica. Sempre a questo architetto si deve la realizzazione della Gran Galleria chiamata Diana.
All’interno del complesso si trovano stucchi, statue, dipinti, che ammontano a circa 4.000 quadri. Diversi sono stati gli artisti che hanno preso parte alla realizzazione di queste opere d’arte. Fra questi artisti possiamo ricordare Pietro Domenico Olivero e Bernardino Quadri, oltre a Vittorio Amedeo Cignaroli.
Sulle pareti ci sono delle raffigurazioni di selvaggina, che rimandano all’originario intento di fare di questa reggia una base fondamentale per dedicarsi alle battute di caccia.
I giardini della Reggia di Venaria
I giardini della Reggia di Venaria di Torino costituivano una parte fondamentale del complesso architettonico. Purtroppo sono andati persi da quando i francesi, sotto Napoleone, li utilizzarono per trasformarli in piazza d’armi.
Possiamo farci un’idea dei giardini dell’epoca grazie a dei disegni che si sono conservati. In particolare si vedono attraverso questi progetti quelli che riguardano il giardino all’italiana suddiviso in tre terrazze collegate con scalinate e architetture varie. Possiamo pure vedere la fontana dell’Ercole e il teatro ad emiciclo.
Di recente sono stati approntati dei lavori per restituire alla Venaria Reale di Torino la sua ambientazione originaria naturale. Infatti si stanno eseguendo dei lavori che interessano varie parti della struttura, come per esempio le scuderie e la Reggia di Diana.
Purtroppo un nubifragio del giugno del 2007 ha ritardato l’esecuzione di alcuni lavori, anche se alcuni settori sono già sistemati.
Le prenotazioni per le visite di gruppo
Per visitare la reggia e il Castello detto della Mandria ci si può prenotare per le visite per i gruppi. Per la visita alla reggia e ai giardini i gruppi vanno da un minimo di 6 persone ad un massimo di 15. Per prenotarsi bisogna telefonare al centro prenotazioni al numero +39.0114992333, con un servizio disponibile dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17.
Si possono beneficiare di sconti per i gruppi anche sul biglietto d’ingresso, in quanto i diritti di prenotazione corrispondono a 9 euro a gruppo.
Il pagamento deve essere fatto tramite bonifico bancario entro cinque giorni lavorativi prima della data della visita. Per la prenotazione dei gruppi scuola, con le visite guidate, bisogna rivolgersi al centro prenotazioni servizi educativi, al numero +39.0114992355, dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 17 oppure si può scrivere all’indirizzo di posta elettronica prenotazioneservizieducativi@lavenariareale.it. La richiesta di prenotazione deve essere presentata almeno due settimane prima col pagamento di 7 euro a classe per gruppi costituiti da minimo 6 persone ad un massimo di 15 partecipanti.