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Festa di San Giovanni 2022 Torino – fra tradizione e riti pagani

Si torna a festeggiare San Giovanni Battista, Santo Patrono del capoluogo piemontese e, dopo alcuni anni, Torino intende celebrarlo ‘come da tradizione’ il prossimo 23 – 24 giugno 2022, con numerosi appuntamenti per la città.

Festa di San Giovanni 2022 a Torino: gli eventi tradizionali e le novità

Quest’anno, il sindaco Lo Russo, ha confermato lo svolgimento dei fuochi d’artificio, stoppati da ben 5 anni, anche se in versione soft in modo da non spaventare gli animali della città.

A partire dalle 18.30 di giovedì 23 giugno, si aprono le danze. Sfilate e cortei in costumi d’epoca dal centro storico fino alle 22 dove, in Piazza Castello, si chiude con l’accensione del Farò. (falò in piemontese) nel pomeriggio e in serata.

Mentre, la seconda giornata di festa di venerdì 24 giugno 2022, inizia con la Messa Solenne in Duomo alle ore 10.30.

Continua con il grande evento culturale, della durata di 12 ore al Borgo medievale, dalle 10 alle 22, con l’evento “Circoscrizioni in Mostra”, il quale offrirà spettacoli di danza e di teatro, dibattiti aperti e diversi concerti musicali.

Parallelamente, numerosi altri eventi e feste per le strade torinesi e negli spazi verdi, specialmente lungo il fiume Po, dove si concentreranno diverse iniziative:

  • spettacolo di musica sull’acqua;
  • torneo di beach volley;
  • fiaccolata al Castello del Valentino e visita al sommergibile Provana;
  • regate di canottaggio;
  • lezioni di canoa;

Si chiude qui, alle 22.30 davanti Piazza Vittorio Veneto con lo spettacolo pirotecnico e musicale.

Origini e curiosità sulla festa di San Giovanni Battista

Di origine pagana, la celebrazione nella giornata del 24 giugno, vede come usanza e rito principale l’accensione dei fuochi, per celebrare il solstizio d’estate.

Con Giovanni Battista diviene festa cattolica e il santo viene invocato per ottenere guarigione e salute oltre che protezione dalle disgrazie. È il patrono di diverse città italiane ed è molto sentito anche in altri Paesi europei.

Famosa è l’acqua di San Giovanni, elisir che si prepara proprio nella notte fra il 23 ed il 24 giugno, in virtù di proprietà curative e protettrici. Il rito si lega sempre al solstizio d’estate propiziatorio e purificatore e, altro non è che una miscela di fiori ed erbe (lavanda, rosmarino e iperico, ma anche camomilla, papavero, salvia e malva, rose e menta) lasciate macerare in acqua per l’intera notte, sotto l’influenza della luna all’esterno. Dopodiché, il mattino seguente, la si utilizza per lavarsi il viso e le mani come gesto propiziatorio e di fortuna.

I Farò piemontesi

Risalenti al Medioevo, la tradizione dei Farò piemontesi era già in uso nelle ore serali. Proprio in Piazza Castello, il 23 giugno di preparava la legna da ardere e, durante la notte, l’inizio dei festeggiamenti era segnato dall’accensione del falò per mano del figlio del principe regnante. Durante la festa non mancavano canti e balli, ma anche preghiere in onore del Patrono Sa Giovanni.

Il rito dei Farò per la festa di San Giovanni Battista non elude la superstizione dato che coincide con la notte più corta dell’anno e s’incrocia con le credenze pagane e i loro riti magici.

Per scongiurare la sfortuna o calamità, gli abitanti torinesi erano soliti bruciare erbe nei falò, posizionare un rametto di felce all’interno di casa e acquistare dell’aglio propiziatorio per attirare la fortuna. Certi rituali si rifanno alle Masche piemontesi, ovvero le streghe.

Attualmente, molte di queste attività ‘magiche’ sono svanite, anche se la scaramanzia perdura inconsciamente.

Federica Felice
Federica Felice
Formata come Interior&Garden Designer, ho frequentato un corso di giornalismo che mi ha permesso di prestare servizi come copywriter e ghostwriter. Sono curiosa di natura e, tra i diversi interessi, ho la passione per la fotografia e i libri/film gialli.
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