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A Biella il 10 febbraio si celebra il “Giorno del Ricordo”, in memoria delle vittime delle foibe

Da Claudio Pasqua

Febbraio 09, 2025

A Biella il 10 febbraio si celebra il “Giorno del Ricordo”, in memoria delle vittime delle foibe

In occasione del prossimo 10 febbraio, la città di Biella ospiterà una cerimonia commemorativa per onorare le vittime delle foibe. L’evento si terrà presso il Cippo del Ricordo nei Giardini Zumaglini, con il seguente programma:

Il Giorno del Ricordo, istituito dalla Legge n. 92 del 30 marzo 2004, è una giornata nazionale di commemorazione dedicata alle vittime delle foibe e all’esodo giuliano-dalmata. Questo giorno, celebrato ogni 10 febbraio, vuole rendere omaggio a quanti persero la vita nelle foibe, fossati naturali usati per gettare i corpi delle vittime, o furono costretti ad abbandonare le proprie terre durante l’immediato dopoguerra a causa delle persecuzioni e delle violenze.

Le foibe sono divenute simbolo di un tragico periodo storico che ha coinvolto soprattutto le popolazioni italiane dell’Istria, della Dalmazia e di Fiume, i cui abitanti furono vittime di atti di violenza da parte delle forze jugoslave. L’esodo giuliano-dalmata si riferisce al massiccio esodo di circa 350.000 italiani che, tra il 1943 e il 1954, furono costretti a lasciare le loro terre d’origine, fuggendo a causa delle persecuzioni e delle tensioni politiche.

In occasione del prossimo 10 febbraio, la città di Biella ospiterà una cerimonia commemorativa per onorare le vittime delle foibe. L’evento si terrà presso il Cippo del Ricordo nei Giardini Zumaglini, con il seguente programma:

• Ore 10:30 – Ritrovo presso i Giardini Zumaglini, al Cippo del Ricordo
• Deposizione della Corona d’alloro in omaggio alle vittime
• Intervento delle Autorità, che porteranno il loro contributo istituzionale alla commemorazione

La cittadinanza è invitata a partecipare a questa importante iniziativa, che si inserisce nelle celebrazioni nazionali del Giorno del Ricordo, affinché il sacrificio di quanti persero la vita nelle foibe o furono costretti all’esodo non venga dimenticato.

«Un muro di silenzio e di oblio – un misto di imbarazzo, di opportunismo politico e talvolta di grave superficialità – si formò intorno alle terribili sofferenze di migliaia di italiani, massacrati nelle foibe o inghiottiti nei campi di concentramento, sospinti in massa ad abbandonare le loro case, i loro averi, i loro ricordi, le loro speranze, le terre dove avevano vissuto, di fronte alla minaccia dell’imprigionamento se non dell’eliminazione fisica. I tentativi di oblio, di negazione o di minimizzare sono un affronto alle vittime e alle loro famiglie e un danno inestimabile per la coscienza collettiva di un popolo e di una nazione.» (Sergio Mattarella)

Per approfondire:
https://www.mim.gov.it/-/linee-guida-per-la-didattica-della-frontiera-adriatica
Sono le Linee Guida per la didattica della Frontiera Adriatica: laboratorio di contemporaneità per affrontare le complesse vicende del Confine Orientale

 

 

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Claudio Pasqua

Giornalista scientifico. Direttore ADI - Agenza Digitale Italiana

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