Da Torino la ricerca sull’andatura dei cavalli: scoperti schemi ritmici comuni
Da Gianluca Rini
Febbraio 02, 2025

Il rumore cadenzato degli zoccoli di un cavallo evoca spesso l’idea di un andamento regolare. Un gruppo di ricercatori di varie istituzioni accademiche, tra cui l’Università di Torino e la Sapienza di Roma, si è chiesto se questa impressione corrisponda davvero alla realtà.
All’interno del progetto ERC The Origins of Human Rhythm, coordinato dai professori Marco Gamba e Andrea Ravignani, è stato esaminato il legame tra il movimento equino e le strutture temporali tipiche della produzione musicale. Gli esiti mostrano sorprendenti punti di contatto tra gli schemi dei cavalli e diversi modelli di ritmo occidentali.
I ritmi delle andature equine
Gli studiosi hanno preso in considerazione le principali andature: passo, trotto e galoppo. Secondo le loro analisi, passo e trotto si caratterizzano per un’alternanza di intervalli di tempo regolari, mentre il galoppo segue una sequenza che può essere rappresentata come 1:1:2.
Un simile modello, basato su un battito più lungo in corrispondenza del terzo intervallo, ricorda la struttura del celebre brano We Will Rock You dei Queen o l’Overture del Guglielmo Tell di Rossini. Gli studiosi sostengono che questa convergenza tra andature animali e costruzioni metriche musicali non derivi da un caso isolato, ma da un principio di organizzazione del tempo presente in più forme di comunicazione sonora.
Le affinità con la musica
Marco Gamba ha sottolineato come lo studio getti nuova luce sul comportamento ritmico sia degli animali sia delle persone, fornendo indicazioni rilevanti per la comprensione dei meccanismi alla base della percezione temporale.
Nel lavoro scientifico, Teresa Raimondi ha messo in risalto il ruolo dei differenti tempi di esecuzione nel distinguere le varie andature, evidenziando che un trotto prevede intervalli più ampi rispetto al passo, proprio come avviene quando si paragona un genere musicale lento a uno più veloce.
Inoltre, Lia Laffi ha osservato che la ricorrenza di schemi temporali simili in musica e locomozione potrebbe indicare un controllo motorio fondamentale allo sviluppo di abilità ritmiche: riconoscere il passo di un potenziale predatore o scegliere il compagno idoneo, infatti, avrebbe favorito lo stesso tipo di sensibilità.
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Gianluca Rini
Sono laureato in Comunicazione e Multimedia e in Scienze Turistiche, ho conseguito un Master in Giornalismo e Comunicazione. I miei interessi vanno dall'Italia e le realtà delle città del nostro Paese fino alla tecnologia e a tutto ciò che riguarda la cultura.