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Lo studio di Arpa Piemonte sull’esposizione umana a radiazione dei telefonini presentato a Napoli

coecom

Lo studio realizzato da Arpa Piemonte, su incarico del Comitato regionale per le comunicazioni (Corecom) del Piemonte, sulla valutazione dell’esposizione umana a radiazione emessa dai telefonini è stato al centro, mercoledì 3 luglio, dei lavori del III Convegno nazionale sulle “Interazioni tra Campi Elettromagnetici e Biosistemi”, organizzato a Napoli dal 2 al 4 luglio 2014 dal Centro nazionale di ricerca interuniversitario sulla interazioni fra campi elettromagnetici e biosistemi (ICEmB). Lo studio era stato presentato a Palazzo Lascaris lo scorso 12 giugno.

I fatti in breve

L’impiego dei campi elettromagnetici è sempre più diffuso nelle molteplici attività che coinvolgono la vita di ciascuno sia in ambito lavorativo che domestico e di relazione pubblica. Per tale ragione, lo studio degli effetti biologici dovuti all’esposizione ai campi elettromagnetici e delle relative ricadute sulla salute dell’uomo e sull’ambiente è da anni al centro dell’attenzione scientifica non soltanto per gli eventuali danni, ma anche per le potenzialità benefiche di applicazioni medicali di cura e diagnosi.

Il convegno, che ha rappresentato un prestigioso momento di confronto tecnico scientifico per la comunità nazionale di ricercatori impegnati nei temi del bioelettromagnetismo, è stata un’occasione importante per presentare alla comunità scientifica i risultati dell’indagine effettuata in Piemonte sulle emissioni elettromagnetiche dai telefonini e sulle modalità di monitorarle per mezzo di una app per smart phone android realizzata appositamente e disponibile gratuitamente su arpapiemonte.it.

La documentazione

A seguito del convegno è disponibile online la documentazione e lo studio effettuato. Tra i vari aspetti che emergono, oltre al consiglio di avviare campagne di informazione per stimolare la riduzione del tempo in cui l’antenna del telefono è vicina al corpo, un curioso paragrafo – che riportiamo “così com’è” – “viene inserito a metà del documento prodotto dall’ARPA Piemonte:

All’interno della comunità scientifica il dibattito è molto acceso intorno a questo tema ed esistono posizioni in alcuni casi decisamente opposte rispetto ai possibili effetti sulla salute dovuti all’esposizione a campi elettromagnetici. Le conclusioni a cui sono arrivati alcuni studi (Interphone) sono incongruenti rispetto a quanto evidenziato soprattutto dal gruppo di lavoro di Hardell. Le conclusioni di Interphone sono state inoltre contestate aspramente in quanto si è palesata la possibilità che esistessero conflitti di interesse per alcuni ricercatori che avevano condotto la sperimentazione e avevano ricevuto finanziamenti da industrie di telefonia.

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