Piemonte, turismo enogastronomico in crescita
Da Redazione TorinoFree.it
Aprile 07, 2014

L’Italia è leader mondiale nel turismo enogastronomico, con oltre 24 miliardi di euro spesi dai turisti nazionali ed esteri in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per acquistare prodotti tipici, ovvero il 33% dell’intera spesa turistica nel Bel Paese (Analisi Coldiretti anno 2013).
Il cibo made in Italy detiene la leadership in Europa con 254 prodotti tipici a denominazione di origine riconosciuti (Dop/Igp) e il maggior numero di aziende agricole biologiche (48.269 operatori).
Secondo la ricerca “La percezione della crisi e il Made in Italy”, realizzata a ottobre 2013, il 54% degli italiani considera la produzione di cibo il vero motore dell’economia e il 45% anche trainante, insieme alla moda, per l’immagine del nostro Paese all’estero.
Il wine & food rappresenta il 17% della motivazione per mettersi in viaggio e il web e la rete sono il veicolo più usato dai “turisti del gusto” per la prenotazione dei propri itinerari (dati 2012_Osservatorio Turismo Vino–Censis). La spesa media a viaggio enogastronomico è di circa 193 euro. Francia, USA, Regno Unito e Paesi Bassi sono i paesi che mostrano una percentuale maggiore di viaggiatori gourmand.
In Piemonte l’enogastronomia è il prodotto turistico che rende più competitiva la regione a livello europeo (indice Travel Sat). Le colline enogastronomiche di Langhe, Roero e Monferrato si confermano una meta sempre più internazionale, con una forte crescita degli stranieri del 5% sugli arrivi e del 7% sui pernottamenti (dati 2013 Osservatorio turistico regionale), non a caso le province di Cuneo, Alessandria ed Asti si posizionano tra le prime 12 della top list italiana del turismo enogastronomico (dati 2013 Rapporto Osservatorio Turismo del Vino).
Maria Rosa Fagnoni, presidente dell’Atl di Novara – spiega che il turismo enogastronomico è una grande risorsa per il territorio. “Primo tra tutti il riso ma anche il gorgonzola, che rappresenta il terzo formaggio più conosciuto al mondo e poi naturalmente il vino delle colline novaresi, con i nuovi itinerari di enoturismo che, nei prossimi giorni, porteremo anche al Vinitaly”.
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